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Nuovo defibrillatore a disposizione del CNPS

Da una settimana la Fondazione Carisap ha donato al CNPS un nuovo defibrillatore.

Un defibrillatore semiautomatico analizza automaticamente il ritmo cardiaco, determina se per tale ritmo è necessaria una scarica e, se essa è necessaria, seleziona sempre in modo automatico il livello di energia necessario. L’utente che lo manovra non ha la possibilità di modificare l’intensità della scarica o di forzarla se il dispositivo segnala che non è necessaria.

Defibrillaotore CNPS MONTE PISELLI
Defibrillaotore CNPS MONTE PISELLI

Il funzionamento avviene per mezzo dell’applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando tali elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere l’apposito pulsante per erogare la scarica.

CNPS Pattugliatori sci
Completato il corso per i volontari pattugliatori sci

Si è tenuto presso Leonessa (LAZIO) il corso per pattugliatori sci il 7 febbraio scorso.

Sono stati formati 20 volontari per gestire e supportare le attività di soccorso sulle pista da sci.

La formazione ha riguardato le principali tecniche di soccorso organizzato e di primo soccorso e stabilizzazione degli infortunati in modo da intervenire tempestivamente in attesa dei sanitari del 118.

Sul luogo in cui è avvenuto il trauma, i primi passi per salvare il paziente sono rappresentati dalle manovre rianimatorie e dal trasporto rapido e sicuro in un centro traumatologico.

FASI DEL TRATTAMENTO DEL POLITRAUMATIZZATO

Il trattamento operatorio del paziente politraumatizzato può essere suddiviso in tre fasi. La prima fase è rappresentata dagli interventi urgenti e vitali, come il controllo delle emorragie massive intraddominali o toraciche e la decompressione cerebrale.

La seconda fase, urgente, denominata anche day one surgery, comprende le procedure operatorie che consentono al paziente di essere ammesso in terapia intensiva e sono deputate a prevenire le gravi invalidità secondarie. Per attenuare la risposta infiammatoria sistemica nelle fasi precoci della terapia intensiva e ridurre così il rischio di insufficienza multipla d’organo (MOF, Multiple Organ Failure), è necessario procedere alla stabilizzazione delle fratture e al debridement delle lesioni dei tessuti molli, o alla stabilizzazione delle fratture esposte. Entro circa una settimana dal trauma si effettuano le procedure di second look per stabilizzare la riparazione dei tessuti molli e ottimizzare il controllo delle infezioni. Dopo che le condizioni generali del paziente si sono stabilizzate, le rimanenti procedure ricostruttive vengono effettuate nella terza fase del trattamento operatorio.

Corpo Nazionale Pattugliatori Sci
La fondazione del Soccorso Piste

FONDAZIONE DEL SOCCORSO PISTE: 1981

Numero iniziale di Soci = 16

Denominazione originaria: Associazione Sicurezza Piste e Soccorso «Monte Piselli»

Stazioni Invernali servite inizialmente:

Monte Piselli – Valle Castellana/Civitella del Tronto (TE) Abruzzo

Forca Canapine – Arquata del Tronto (AP)/Norcia (PG) Marche – Umbria

Nel 1985 il servizio di Sicurezza Piste e Soccorso viene esteso alla

Stazione Invernale di Selva Rotonda– Cittareale(RI) Lazio