Completato il corso per i volontari pattugliatori sci

Si è tenuto presso Leonessa (LAZIO) il corso per pattugliatori sci il 7 febbraio scorso.

Sono stati formati 20 volontari per gestire e supportare le attività di soccorso sulle pista da sci.

La formazione ha riguardato le principali tecniche di soccorso organizzato e di primo soccorso e stabilizzazione degli infortunati in modo da intervenire tempestivamente in attesa dei sanitari del 118.

Sul luogo in cui è avvenuto il trauma, i primi passi per salvare il paziente sono rappresentati dalle manovre rianimatorie e dal trasporto rapido e sicuro in un centro traumatologico.

FASI DEL TRATTAMENTO DEL POLITRAUMATIZZATO

Il trattamento operatorio del paziente politraumatizzato può essere suddiviso in tre fasi. La prima fase è rappresentata dagli interventi urgenti e vitali, come il controllo delle emorragie massive intraddominali o toraciche e la decompressione cerebrale.

La seconda fase, urgente, denominata anche day one surgery, comprende le procedure operatorie che consentono al paziente di essere ammesso in terapia intensiva e sono deputate a prevenire le gravi invalidità secondarie. Per attenuare la risposta infiammatoria sistemica nelle fasi precoci della terapia intensiva e ridurre così il rischio di insufficienza multipla d’organo (MOF, Multiple Organ Failure), è necessario procedere alla stabilizzazione delle fratture e al debridement delle lesioni dei tessuti molli, o alla stabilizzazione delle fratture esposte. Entro circa una settimana dal trauma si effettuano le procedure di second look per stabilizzare la riparazione dei tessuti molli e ottimizzare il controllo delle infezioni. Dopo che le condizioni generali del paziente si sono stabilizzate, le rimanenti procedure ricostruttive vengono effettuate nella terza fase del trattamento operatorio.